Perdita dell’udito e memoria

La perdita dell’udito da un solo orecchio, se non adeguatamente corretta e’in grado di ridurre le capacità di ragionamento e di memoria oltre che limitare gli scambi interpersonali.

La voce udita è in grado di mantenere attive alcune funzioni cerebrali ed attivarne altre, come ad esempio quelle dei ricordi.

Infatti,l’area uditiva del cervello, è collegata sia a quella della memoria che del linguaggio.

Dunque la biauralità, ovvero la capacità di udire con entrambe le orecchie, è una funzione fondamentale.

Quando perdiamo l’udito,l’area cerebrale deputata ad essa,degenera e comincia ad atrofizzarsi, e poiché l’area uditiva, una volta persa non può riorganizzarsi, se non si interviene prontamente si rischia che questa zona del cervello diventi del tutto inattiva.

Quando il cervello comincia ad atrofizzarsi si instaurano fenomeni di neuroinfiammazione e neurodegenerazione che possono intaccare l’area della memoria,potendo predisporre le persone ad un maggior rischio di ammalarsi di Alzheimer.

Intervenendo prima possibile,si può riuscire ad invertire questo processo di neurodegenerazione,migliorando così le capacità del cervello e prevenendo il deterioramento cognitivo.

In generale la perdita dell’udito progressiva e bilaterale, avviene in soggetti di una certa età in cui i processi di invecchiamento hanno già iniziato ad intaccare le funzioni della memoria, quindi un approccio combinato, riabilitazione dell’udito, più esercizi per la memoria, più molecole per combattere la neuro infiammazione, possono essere assolutamente utili.

Dott. Salvatore Piscitello Direttore Sanitario presso ISME Centro Medico di Palermo

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