Inflammaging
Cos’è l’inflammaging
L’infiammazione, è una difesa dell’organismo che termina quando il processo patologico è scomparso. Nell’inflammaging,invece l’infiammazione continua a propagarsi in tutte le zone dell’organismo,in questo caso diventa patologica e difficile da contrastare.
L’inflamm-aging è uno stato infiammatorio cronico a bassa intensità, senza sintomi,che ha ripercussioni su tutto l’organismo e che influenza l’invecchiamento.
E’importante il riconoscimento della patologia mediante l’analisi di importanti biomarker infiammatori come la proteina C o le molecole proteiche della famiglia dell’interleuchine, in particolare la interleuchina-6.
I processi che intervengono nell’inflammaging sono:
Produzione di interleuchina-6,che contribuisce alla diffusone dell’infiammazione
Stress ossidativo
Aumento della glicazione con conseguente scompenso nella produzione di elastina e collagene
Danni al DNA
Disfunzione del processo di autofagocitosi
Inibizione delle proprietà rigenerative delle cellule staminali
Le cause dell’inflammaging
Le cause precise alla base dell’inflammaging e i suoi potenziali effetti negativi per la salute rimangono in gran parte sconosciuti. Dal momento che l’invecchiamento è un processo complesso, è probabile che l’infiammaging sia il risultato di diversi fattori:
accumulo di molecole alterate (microRNA, DNA mitocondriale o istoni) rilasciate dalle cellule danneggiate; queste molecole sono riconosciute delle cellule del sistema immunitario, con conseguente attivazione e sviluppo di infiammazione;
aumento del numero di cellule senescenti che rilasciano nel sangue un cocktail di sostanze pro-infiammatorie;
persistenti infezioni virali, come quella da Cytomegalovirus;
alterazione del microbiota intestinale;
diete ipercaloriche;
condizione di stress cronico.
Possiamo affermare che le cause possono essere diverse, se alcune di queste si possono ricondurre alla genetica, molte altre sono legate a fattori interni e esterni all’organismo tra cui i cattivi stili di vita adottati.
In termini pratici a influenzare l’inflammaging possono essere le diete ipercaloriche, il fumo, l’alcol, la sedentarietà, gli sbalzi ormonali, le cure farmacologiche e lo stress cronico. Anche l’ambiente in cui si vive può provocare infiammazione cronica. Fare attenzione, al troppo caldo o troppo freddo, al vento, ai raggi UV, agli agenti inquinanti e chimici. Non bisogna dimenticare lo stress ossidativo, causa di molti processi infiammatori che derivano dall’accumulo di molecole alterate e senescenti che rilasciano nel sangue sostanze pro-infiammatorie tra cui le citochine.
Quindi possiamo dire che le cause possono essere esterne ed interne. Le cause esterne sono:
Agenti inquinanti atmosferici
Agenti chimici
Condizione di eccessiva sensibilità cutanea
Raggi UV
Stress termico della cute
Alterazione della barriera epidermica
Le cause interne sono:
Stress immunitario
Sbalzi ormonali
Squilibri alimentari
Cure farmacologiche
Stress fisico e mentale
Altre patologie croniche
Questi fattori possono incidere sull’insorgenza dell’inflammaging in modo singolo o in concomitanza. Inoltre,c’è una stretta correlazione con altre patologie croniche come:
Alzheimer
Disturbi cardiaci
Diabete di tipo 2
Insulino-resistenza
Sclerosi laterale amiotrofica
Sclerosi multipla
Osteoporosi
Parkinson
Cancro
Aterosclerosi
I sintomi dell’ inflammaging
Individuare l’inflammaging non è facile perché si tratta di una patologia asintomatica.
I sintomi dell’inflammaging sono:
Stanchezza cronica
Insonnia
Problemi gastrointestinali
Difficoltà di concentrazione
Malessere diffuso
Dolori diffusi e generalizzati
Problematiche epatiche
Indolenzimento generalizzato,
Invecchiamento precoce della pelle,
rughe,disidratazione,arrossimenti e comparsa di macchie.
I sintomi sono latenti e difficili da distinguere ed inoltre essendo una patologia asintomatica l’inflammaging non è facilmente diagnosticabile. Non esiste un test specifico che stabilisce nel proprio corpo c’è in atto un’infiammazione cronica. È possibile, però, individuare la concentrazione di alcune molecole che indicano la presenza di infiammazioni. Tra le molecole da monitorare c’è la proterina C-Reattiva (PCR) e diverse citochine.
Come affrontare l’inflammaging
Per contenere l’inflammaging si consiglia:
Restrizione calorica,che prevede una drastica riduzione dell’apporto calorico senza eliminare i nutrienti fondamentali e necessari per l’organismo. Il principale merito della restrizione calorica è quella di ostacolare lo stress ossidativo.
Zinco,il cui apporto nella dieta,riduce gli effetti dell’inflammaging.
Resveratrolo,che ha importanti capacità antiossidanti e antinfiammatorie di trova in molti alimenti, ad esempio l’uva.
Polidatina è un precursore del resveratroloed è in grado di migliorare il funzionamento dei mitocondri (le centrali ‘energetiche’ delle cellule), modulando l’azione delle sirtuine, un gruppo di 7 proteine fondamentali per la sopravvivenza.
Glutatione è uno dei più potenti antiossidanti naturali presenti nel nostro organismo: ricopre un ruolo centrale nelle reazioni di “detossificazione” (con cui vengono eliminate le tossine, sia quelle prodotte dal nostro organismo sia quelle provenienti dall’esterno, ad esempio da farmaci e additivi alimentari) e nella riparazione dei tessuti, e supporta il sistema immunitario. Man mano che si invecchia i suoi livelli calano, ma è possibile ripristinarli attraverso un’adeguata supplementazione dei suoi precursori: la glutammina, la cisteina e la glicina.
NAD+ è fortemente coinvolto nel metabolismo cellulare e nell’invecchiamento. La presenza di alti livelli di questa molecola nell’organismo, infatti, concorre ad attivare le sirtuine, che utilizzano proprio NAD+ per svolgere le proprie funzioni. Come accade per il glutatione, si è scoperto che con l’avanzare dell’età il NAD+ tende a diminuire: a 70 anni se ne ha fino al 40% in meno rispetto ai 40 anni. Anche in questo caso, però, è possibile ripristinarne i livelli, attraverso la supplementazione dei suoi precursori, ad esempio la nicotinamide (NAM).
Flavonoidi,la cui funzione è quella di regolare l’equilibrio tra le reazioni proinfiammatorie e antinfiammatorie attive nel processo di invecchiamento.
Vitamina D,aiuta a contrastare l’infiammazione cronica di basso grado e potenzia la produzione di sostanze antinfiammatorie (interleuchina-10),regolando il funzionamento del sistema immunitario.
Metformina,che ha dimostrato di essere determinante nei processi di infiammazione legati all’invecchiamento.
Omega 3 e Omega 6,le proprietà antiossidanti dell’Omega 3 sono ben note e Il suo rapporto con l’Omega 6 è alla base dell’equilibrio di molti processi fisiologici nonché alla sintetizzazione delle resolvine, molecole fondamentali per il rallentamento dell’invecchiamento e di alcune patologie degenerative come il Parkinson.
Tra le sostanze senolitiche incoraggianti che potrebbero contrastare l’instaurarsi di questi processi vi sono integratori e farmaci.
Come integratori abbiamo:
Fisetina,
Urolitina A,
Quercetina e
Spermidina
Invece, come farmaci abbiamo:
Metformina,
Dasatinib e
Rapamicina
Fisetina, è un flavonoide presente in diversi alimenti quali: fragola, mela, cipolla e mango;
Quercetina, è un altro flavonoide contenuto nei capperi, nel peperoncino, nel melograno e negli agrumi;
Metformina, è un farmaco che ha l’obiettivo di controllare la glicemia nelle persone diabetiche;
Rapamicina, anch’esso è un farmaco nato e utilizzato con l’obiettivo di essere un’immunosoppressore nei trapianti.
Il primo modo per contrastare l’inflammaging è cambiare i propri stili di vita, a partire da una sana alimentazione,che consiste in una riduzione di zuccheri, alcool, carne rossa, insaccati, e dare al proprio corpo la giusta quantità di Omega-3 e Omega-6 ( aggiungete al menu d pesce grasso due volte alla settimana: tonno, salmone, sardine o sgombri che forniscono Omega 3 antinfiammatori, complementare a quelli presenti nelle noci)e grassi polinsaturi.Inserire nella dieta mirtilli,lamponi, ribes e tutti i frutti di bosco ricchi di polifenoli,eccellenti antiossidanti;Grano saraceno,ricco di fibre, antiossidanti, proteine vegetali ed è privo di glutine; yogurt e Kefir,che contengono probiotici naturali;Cioccolato fondente con 85%di cacao ricco di minerali, fibre e teobromina, una sostanza antinfiamatoria;frutta e verdura sono ricche di antiossidanti e fitonutrienti che combattono l’infiammazione;semi di lino, semi di chia sono buone fonti di grassi sani, proteine e antiossidanti;olio extra vergine d’oliva,fonte di grassi monoinsaturi con proprietà antinfiammatorie;curcuma,pepe nero,zenzero e origano hanno effetti antinfiammatori;tè verde,ricco di catechine, un tipo di antiossidante noto per le sue proprietà antinfiammatorie;cereali integrali come l’avena, il riso integrale e la quinoa sono ricchi di fibre e nutrienti che possono aiutare a ridurre l’infiammazione;
alimenti ricchi di astaxantina, molecola carotenoide,presente nei crostacei ( gamberetti,gamberoni, astici, granchi e aragoste);pesci( salmone (rosso selvatico e trota salmonata);krill (olio di krill);lieviti,l’astaxantina ha un assorbimento maggiore se consumata insieme all’olio extravergine di oliva.
Proprietà attribuite all’astaxantina:
Antiossidante,superiore alla vitamina E,alla vitamina C,al Resveratrolo,alle catechine del the;
Antinfiammatoria;
Antiproliferativa;Anti-apoptotica;
Neuroprotettiva;Antidiabetica e azione preventiva: contrasta la retinopatia, la neuropatia e protegge in presenza di nefropatia diabetica;Protegge gli occhi;
Protegge la pelle;Protegge i reni;
Epatoprotettiva;Contrasta i disturbi gastrointestinali; anti-age (antinvecchiamento)
Un altro aiuto può arrivare dalla nutraceutica. Ci sono molto dei nutraceutici utilizzati nella lotta all’invecchiamento. Di questa categoria fanno parte, per esempio, la curcumina che è un antiossidante naturale, la bromelina estratta dalla polpa e dal gambo dell’ananas, e l’EpiGalloCatechina-3-Gallato (EGCG), la principale citochina del tè verde.
La modulazione del complesso di alterazioni che compongono l’inflammaging potrebbe essere la chiave per garantire l’healthy aging invecchiamento sano e ridurre il rischio di sviluppare precocemente malattie gravi come cancro e aterosclerosi fino a prevenirle.